La Selezione


Naturalmente selezionato nei secoli

Il Cane Corso Italiano, a fianco dell’uomo da secoli, ha saputo adattarsi ai più diversi scenari. Guardia, pascolo, difesa personale e perfino guerra. La selezione, nei tempi passati, era presto fatta: o il cane era in grado di svolgere il proprio compito, qualsiasi esso fosse, o semplicemente non veniva utilizzato.

Oggi le cose sono cambiate. I cani sono nostri compagni di vita, e sebbene utilizzati nei più svariati campi non sono più considerati esclusivamente “mezzi da lavoro”.

 

Funzionalità innanzitutto

Dopo il riconoscimento ufficiale della razza, sono iniziate selezioni volte a fissarne i caratteri secondo lo standard previsto. Un aspetto importantissimo, ma potenzialmente “pericoloso”.

Crediamo fermamente che un cane, di qualsiasi razza, debba essere prima di tutto in grado di svolgere i compiti per i quali è stato selezionato nei secoli. Il Cane Corso Italiano è un guardiano a 360 gradi, strenuo difensore della proprietà e dei propri cari; ecco quello che ci aspettiamo dai nostri cani. I millimetri, i grammi, i gradi di inclinazione, ci interessano poco.

“E’ forse guardando attraverso gli alambicchi e le storte, che giudicate?”

Selezioniamo cani forti, equilibrati e in salute. In grado di svolgere nel migliore dei modi qualsiasi compito verrà loro affidato. Crediamo che il Cane Corso debba soddisfare il proprietario e non un giudice ad una mostra canina.

 

Uno standard da rispettare

Le mostre canine, però, non devono essere considerate vetrine o peggio dei passatempi per proprietari vanitosi. Esse hanno un valore inestimabile e un altissimo merito in termini di mantenimento delle razze. Senza questi eventi, in pochi anni si perderebbero inevitabilmente i tratti distintivi di qualsiasi razza canina, secondo i gusti personali dei rispettivi allevatori. Il confronto con altre selezioni è fondamentale per progredire con la propria.

Il giusto equilibrio

Crediamo che si debba trovare il giusto equilibrio tra tipicità e funzionalità. A nostro avviso, il bravo allevatore è colui che sa arrestare la sua selezione quando si accorge che una delle due penalizza l’altra. Quando, cioè, il cane ipertipico non è più in grado di fare il suo lavoro di Cane Corso, e viceversa quando un soggetto svolge egregiamente il proprio lavoro ma sta perdendo i tratti e le caratteristiche tipiche del Cane Corso.