La Displasia nel Cane Corso Italiano


Come è ormai noto diverse razze canine sono soggette alla displasia, in particolare quella dell’anca. Questo problema, semplificando molto, rappresenta uno sviluppo anomalo dell’anca che può portare a difetti nella deambulazione e a forme dolorose.

La displasia è un problema multifattoriale, dovuto cioè a diverse cause. Ha una componente genetica, una ambientale e una alimentare. A complicare il tutto, la componente genetica è di tipo poligenico. Significa quindi che non esiste ad oggi un test genetico per escludere la presenza del gene della displasia, poiché la componente genetica risiede su una pluralità di geni.

Oggi è diventata prassi utilizzare referti radiologici come “prova” della presenza o meno della displasia; questa pratica trova pochi riscontri scientifici, a ben guardare. Un cane “lastrato” potrebbe benissimo essere portatore di displasia o diventare displasico più avanti nel tempo.

Noi siamo dell’opinione che allevatori e proprietari dovrebbero adoperarsi per quanto nelle loro possibilità, cioè intervenendo sui fattori ambientali e alimentari, considerando anche che un animale con i geni della displasia, potrebbe benissimo non svilupparla mai nella vita.

La vita nei box, in posizione perennemente bipede, stressa enormemente le articolazioni dei cani, specialmente su fondi in cemento o piastrelle, che ripercuotono l’energia sviluppata ad ogni minimo salto direttamente sull’articolazione. Vivendo in box, i cani potrebbero tendere ad “esagerare” vivendo con frenesia eccessiva i momenti di libertà dal box, aggiungendo danno al danno.

La nostra filosofia è che movimento, alimentazione curata e attenzione del periodo di sviluppo del Cane Corso possano minimizzare i rischi legati a questa patologia. Gli esami radiologici andrebbero fatti esclusivamente se il medico veterinario che segue il cane individua segni clinici che li rendano consigliabili, e soprattutto nell’ottica di intervenire per migliorare la qualità della vita dell’animale, sia intervenendo a livello di abitudini e alimentazione, sia a livello medico. Crediamo quindi che la decisione di effettuare un esame radiografico al cane spetti al veterinario e non debba essere una questione di “blasone”, tanto più che la radiografia, va ripetuto, NON garantisce che il soggetto non avrà problemi in futuro.